Artrosi e Dolore Cervicale

nevralgia di Arnold

Trovate dei concetti generici e raccomandazioni per il trattamento iniziale del dolore cervicale in questa pagina.

Il dolore cervicale o cervicalgia rappresenta uno dei principali disturbi che portano a vivere con disabilità la nostra quotidianità. In medicina esiste una ricerca continua che studia la diffusione della principali patologie e misura gli “anni vissuti con disabilità” per causa loro.1

Una delle cause più frequenti di dolore cervicale è l’artrosi che si viene a creare tra le vertebre cervicali. Le piccole articolazioni tra una vertebra e l’altra (le “faccette articolari”) si consumano e come rimedio il nostro organismo ricorre all’artrosi: formazione di osso esuberante che può a volte provocare dolore. Il processo dell’artrosi è irreversibile e legato all’invecchiamento, come l’ipertensione è legata all’invecchiamento delle nostre arterie. Non possiamo curare l’artrosi ma il dolore correlato a questa degenerazione sì!

Si tratta di articolazioni a basso carico e ampio movimento, molto più dolenti nelle donne per la loro predisposizione a soffrire di artrosi dolorosa, a sviluppare stati infiammatori dolorosi. Questo fatto può avere i suoi lati positivi: a volte basta disinfiammare le articolazioni, senza procedere a interventi impegnativi.

Dolore cervicale e artrosi

Sono frequentemente sufficienti delle infiltrazioni articolari sotto controllo ecografico per far regredire il dolore. Molto importante in questi casi è la collaborazione del paziente. Le infiltrazione agiscono sull’infiammazione e sul dolore infiammatorio, ma il dolore proviene anche da altre fonti. Una volta eliminata la causa (l’infiammazione), è importante agire a livello muscolare. Fisioterapia che prima è risultata inefficace adesso può essere utile, attività fisica che tonifichi i muscoli dorsali e cervicali è indispensabile. Nella maggior parte dei casi dei pazienti non soddisfati dalle infiltrazioni, è venuta meno la collaborazione del paziente per controllare il resto dei dolori. Il nostro centro può offrire se lo desiderate percorsi personalizzati e Quando queste non bastano o quando il territorio da trattare è molto esteso si passa alla neuromodulazione o neurolisi con radiofrequenza. Si tratta di “stordire” o interrompere i nervi che portano l’informazione dolorosa. Nessun nervo motorio viene interessato dal trattamento e di conseguenza non cambia la motilità del collo. Importante è eseguire la fisioterapia dopo la procedura, per lenire anche i dolori muscolari e far diventare di nuovo ampi i movimenti del collo.

dolore cervicale
In evidenza disegnata di blu la terza vertebra cervicale. L’artrosi colpisce il punto dove la vertebra è in contatto con quelle circostanti.

La Nevralgia di Arnold

Una pagina esauriente sulla nevralgia di Arnold trovate qui.

Spesso l’artrosi cervicale della seconda vertebra interferisce con il percorso dei nervi occipitali. Nasce così un mal di testa caratteristico, che si irradia dalla zona occipitale fino agli occhi. Si parla in questo caso della nevralgia di Arnold o nevralgia dei nervi grandi occipitali. Questo tipo di cefalea si può trattare virtualmente senza rischi con la neuromodulazione di questo nervo a livello della cresta occipitale. In questa maniera siamo distanti anche dal delicato distretto cervicale. La neuromodulazione con radiofrequenza si esegue in un’unica seduta e dura 15 minuti circa. Non è necessaria alcuna precauzione o fisioterapia post-procedurale.

NEVRALGIA DI ARNOLD DOTT PANAGIOTAKOS
nervo grande occipitale evidenziato in blu
RADIOFREQUENZA ARNOLD DOTT PANAGIOTAKOS
Radiofrequenza in modulazione del nervo grande occipitale di sinistra (non è necessario il taglio dei capelli).
RADIOFREQUENZA FACCETTE CERVICALI DOTT PANAGIOTAKOS
Radiofrequenza di C2 e del nervo grande occipitale alla sua origine.

Bibliografia

  1. Safiri S, Kolahi A-A, Hoy D, Buchbinder R, Mansournia MA, Bettampadi D, et al. Global, regional, and national burden of neck pain in the general population, 1990–2017: systematic analysis of the Global Burden of Disease Study 2017. BMJ. 2020;368. ↩︎

Leggi anche:

Come si esegue la radiofrequenza?

Termoablazione e neuromodulazione con radiofrequenza.

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