Cos’è l’acufene cronico? La sua definizione:
“L’acufene, noto anche come “tinnito“, è un disturbo a carico dell’orecchio che si manifesta con una percezione sonora per lo più a tonalità acuta (simile a un fischio, a un ronzio o ad uno scampanellio) seppur in assenza di rumori esterni.”
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L’evoluzione della sua cura
Un recente studio ha portato luce ad nuovo trattamento del acufene cronico: la neuromodulazione con radiofrequenza del nervo auricolo-temporale.
Il percorso del paziente inizia con una valutazione acurata ed individuazione delle cause del acufene. Solitamente i pazienti che si rivolgono a noi hanno già eseguito valutazioni ORL, qualcuno anche la risonanza magnetica dell’encefalo, senza risultati.
Durante la prima visita, le cause dell’acufene e i suoi percorsi di potenziamento vengono indagati Per esempio, si procede con un test infiltrativo sotto guida ecografica del nervo auricolo-temporale, con una piccola dose di anestetico locale. In caso di positività (l’acufene si riduce), secondo la nostra esperienza, si ottengono ottimi risultati con l’applicazione della radiofrequenza.
Come si esegue radiofrequenza del nervo auricolo-temporale
prevede la applicazione della radiofrequenza pulsata su questo piccono nervo: un trattamento in anestesia locale, della durata di 10 minuti, che tutti i pazienti possono eseguire. Il paziente sente la sola puntura di un ago davanti all’orecchio, posizionato alla profondità di qualche millimetro. Si ratta di una complessa cannula per radiofrequenza, isolata con teflon per tutta la sua lunghezza tranne in punta, permettendoci così di effettuare il trattamento elettrico del nervo. Attraverso la cannula è possibile iniettare anestetici locali al bisogno e controllare in tempo reale diversi parametri utili per effettuare la procedura con sicurezza (resistenza dei tessuti, temperatura ecc).
Uno studio pubblicato nel 2021 evidenzia una netta riduzione dell’acufene, anche se solitamente il disturbo NON scompare del tutto. I risultati sono particolarmente promettenti nei pazienti in cui l’acufene non è di origine cervicale. Per gli acufeni quindi dovuti all’orecchio, lo studio evidenzia come quasi il 70% dei pazienti mostrino un netto beneficio, riferito costante ad un anno dopo l’applicazione della radiofrequenza. Non abbiamo in medicina studi a più lungo termine, trattandosi di una procedura recentissima. Nella nostra pratica, l’effettuazione di un test preliminare con anestetico locale, aumenta le probabilità si successo della procedura.
Da sapere inoltre:
La radiofrequenza è sicura, sono rare le complicanze. Come in ogni circostanza della vita, è meglio affidarsi a professionisti. Il Dott Panagiotakos esegue più di 300 interventi all’anno, complessivamente ha trattato nella sua carriera più di 10000 nervi con la radiofrequenza. Ogni minima disattenzione, ogni minima complicanza diventa importante con questi numeri.